L’Italia ha una lunga tradizione nella produzione di imbarcazioni di lusso e di alta qualità, ed è famosa per i suoi cantieri navali di prestigio. La nautica italiana è leader nel mercato mondiale: sono 105 gli yachts oltre i 40 metri, ordinati nel 2022. Il numero di cantieri coinvolti in queste costruzioni è 47.
Nel 2021, sono stati ordinati 128 yachts sopra i 40 metri. Questo fa capire quanto sia importante credere in questo mercato, in modo da farne crescere anche l’indotto riportandolo ai numeri significativi di alcuni anni fa. Per mantenere la leadership mondiale, occorre creare competenze ad hoc, capaci di portare avanti la cultura dell’eccellenza richiesta dai committenti.
Tankoa, la formazione come asset privilegiato
Tankoa, cantiere che collabora con Gruppo Boero fin dalla sua prima produzione, oggi è in prima linea nel campo della formazione attraverso la Fondazione ISYL e il suo Istituto Tecnico Superiore “Abbiamo la convinzione che sia fortemente necessaria una formazione specifica prima dell’inserimento nel settore” – spiega Edoardo Ratto, Direttore Generale Tankoa – “soprattutto il nostro Cantiere ha condiviso diversi percorsi che dovranno, attraverso una scrupolosa attività di formazione nel campo diretto dove opera la nostra azienda, colmare la sempre più alta esigenza di figure preparate con conoscenze dirette di quello che oggi è il settore della nautica. Da tempo Tankoa condivide risorse nei programmi formativi e ospita regolarmente tirocinanti”.
Per Ratto i migliori talenti nel settore della nautica si possono attrarre solo dimostrando di essere una realtà dinamica e offrendo la possibilità di arricchimento della propria formazione all’interno di una struttura che opera in un settore decisamente complesso ma dalle finalità importanti sotto tutti i profili.
Qualità e innovazione come driver del successo
Sicuramente si tratta di un settore sfidante con una clientela molto esigente “Chi accede a tale comparto cerca l’unicità del prodotto e l’affidabilità sotto tutti i punti di vista, tanto della produzione che del design”. La pandemia non ha fermato il mercato, lo ha anzi rilanciato, forse per un desiderio di trovare un possibile spazio di libertà “Noi, come azienda, avendo investito molto ed essendo in una fase di espansione, siamo passati da 25 dipendenti diretti a circa 90 quest’anno. Questo significa che siamo alla ricerca continua di figure professionali e personale specializzato che possa sviluppare e gestire tale incremento produttivo” – racconta Guido Orsi (responsabile marketing e comunicazione di Tankoa).
Come spesso Gruppo Boero sottolinea, la scelta dei propri stakeholder è una selezione fatta per garantire una continua tensione alla qualità e all’innovazione. Una visione condivisa in ogni nodo del network di cui l’azienda fa parte.
Così anche Tankoa è esigente non solo verso i fornitori, a cui chiede qualità e completezza nei servizi, puntualità nelle consegne e prodotti sempre all’avanguardia e al passo con i tempi (una richiesta a cui Gruppo Boero è sempre stata in grado di rispondere), ma anche nei confronti delle persone che offrono il loro talento “La costruzione d’imbarcazioni di questa portata comporta operazioni molto complesse, il giusto connubio tra attività artigianale e industriale” – continua Guido Orsi, che ci ricorda il ciclo di produzione, necessariamente suddiviso in fasi che vanno però riportate all’integrità del progetto, con un continuo spostamento di sguardo dal dettaglio all’intero e dall’intero al dettaglio che è forse la competenza più critica che coinvolge l’intero cantiere – “La costruzione in sé comporta vari passaggi e stati di avanzamento coinvolgendo personale da diversi dipartimenti specializzati. I passaggi possono essere sintetizzati in carpenteria (scafo e sovrastruttura), il ciclo di insonorizzazione e coibentazione, il ciclo di pitturazione, l’allestimento quindi di impianti principali come motori e generatori, condotte per aria condizionata e frighi, impianti fluodinamici, impianti elettrici e infine l’arredo. Per ciascuna di queste attività occorre avere personale specializzato, responsabili dei vari capitolati, mano d’opera e organi di controllo. Questo significa che le persone coinvolte in una commessa sono molteplici e operanti su tutti i livelli”.
Questa necessità di allargare e focalizzare lo sguardo che mette in campo più persone ha fatto nascere nel settore anche nuove figure “Alcuni esempi di nuove figure professionali nel nostro settore che sono emerse in questi anni potrebbero essere definite come di “supporto” alla costruzione e di “sicurezza” per il personale del cantiere. Ovviamente, essendo una realtà produttiva, la sicurezza sul lavoro occupa una parte significativa nel quotidiano per la tutela dei nostri dipendenti.
Occorre renderli aggiornati sulle nuove disposizioni e qualificarli sulle mansioni. Questo comporta anche l’avere un organo di controllo generale sul cantiere che possa trasmettere al personale i giusti compiti di prevenzione in questa materia. Un altro esempio di nuova figura professionale arriva dalla società di rappresentanza del Cliente. Chi controlla la costruzione e tutela il Cliente ha una funzione sempre più stretta col cantiere. A volte sono coinvolte più persone in rappresentanza del Cliente. Il rapporto si è molto intensificato, avendo come referenti più persone specializzate nei vari passaggi della commessa.”
Pensare al Cliente con la C maiuscola
Le figure già esistenti, per seguire le trasformazioni dell’azienda e del settore, sono supportate da nuovi metodi di lavoro, come programmi di gestione controllo, programmi tecnici in 3D e gestione della commessa. La produzione di uno yacht mette in campo le energie di molte persone. Per una costruzione di un 50 metri, il personale direttamente coinvolto può arrivare fino a circa 50 persone occupate; invece, il totale delle persone occupate per le attività produttive può toccare picchi di oltre 150 unità.
In questo mercato, che resta solido, stanno emergendo delle trasformazioni “La clientela negli ultimi anni ha subito due cambiamenti importanti. Il primo, è che la forbice legata all’età del Cliente che decide di acquistare yachts di queste dimensioni, si è allargata. Ci sono Clienti sempre più giovani, che, come primo yacht, decidono di acquistare imbarcazioni da 45 metri in su. Il secondo, è che gli yachts sono sempre e più paragonati a ville di lusso galleggianti, quindi, a bordo, ci si aspetta di trovare, ad esempio, mega schermi, qualsiasi tipo di piscine con idromassaggio e spa, oppure impianti hi-fi di ultima generazione.”
Cambia il consumatore e il concetto di lusso, ma non si smette di pensare il cliente con la C maiuscola. Perché è il Cliente che permette di avviare tutte le magnifiche energie del lavoro che si trasformano in un’opera d’arte galleggiante.